20 dic 2012

Giorno 295! Walking, smiling and simply... Living!

Sono ispirato oggi.
Mentre siedo sui miei polpacci. Eh si cari, non ce l'ho una scrivania. Care e grazie che ho un letto, figuriamoci la scrivania.

Camminavo prima dalla fermata del tram.
Non volevo farmi l'ennesimo viaggio da solo in tram e allora sono andato con i miei amici.
Strada più lunga nonostante la stanchezza, ma le chiacchiere, anche solo due minuti, non hanno prezzo. Non ha prezzo un sorriso, la sensazione che qualcuno, anche solo per qualche minuto, "care about you".

Poi ho camminato ancora.
Il vento si è fatto meno freddo di stamattina, sembra che il freddo dell'inizio estate si sia improvvisamente addolcito.
Anche perchè dovrebbe essere estate, è iniziata il primo dicembre.
Ma il calendario sembra essersi un po' confuso e mo' ci ciucciamo un secondo inverno. Speriamo di no.

Il rumore delle macchine che vanno, lo scricchiolio spento delle foglie umide sotto ai piedi, qualcuno suona il clacson.
Se chiudo gli occhi mi perdo, non so dove sono, non so che faccio qua.
Ho perso l'abitudine di chiedermi chi sono, cosa faccio, ho perso le domande.
Le ho lasciate cadere dietro alle spalle e anche se rimbalzano per terra, io le ignoro.
Sono diventate lentamente di gomma o forse ho imparato io a non sentire più il loro rumore.
E' una strana sensazione. Sentirsi persi nel mondo, lontani.
Confusi.
Non sapere più da che parte sta la felicità, non sapere più quando si chiama così.
Mi fermo sotto l'albero gigante.
Lui è sempre qua. Non ha visto null'altro. In silenzio vive, in silenzio muore.
Lui non si fa domande.

E riprendo a camminare.
E ripenso a ieri e qualche giorno prima.
Le risate, le grosse cene tutte assieme, lo stupore a vedere gli opossum nel parco alla notte, il senso di condivisione con degli sconosciuti. Ma forse ora non lo siete più.
E le serate passate.
Il vino rosso, le birre , i bicchieri che si rompono sempre in due o non ci sono mai.
Il raccontarsi su una panchina delle nostre storie passate, condividiamo un po' tutto, dalle emzioni alle risate.

Che bello avervi conosciuti, raccontatemi ancora un po' della vostra vita.
Ho fame. Di sapere, di conoscere.
Di toccare la vita di altri, di tutti quegli sconosciuti che qua improvvisamente diventano così importanti.
Di quelle piccole cose che non hai mai apprezzato e che qua improvvisamente diventano così importanti.
 
Mi fermo al semaforo. Rosso.
Per la prima volta non ho fretta, rimani rosso così posso respirare ancora un po' questa brezza fresca.
Voglio pensare ancora.

Voglio ascoltare il rumore dei miei pensieri.
Per la prima volta i ricordi mi portano una serena malinconia. Così piacevole.
Perchè ora sono qua.
E domani questo mio vivere lento sarà una goccia di meravigliosa malinconia.

Per la prima volta ho smesso di chiedermi se sono felice.
Chiudo gli occhi ancora. Respiro lento.
Cammino leggera verso casa.

E tutti i miei pensieri mi accarezzano, per la prima volta vengono con me e non contro di me.
Chiamala serenità, chiamala stanchezza, chiamala felicità.

Non voglio domande perchè non voglio pensare ad una risposta.

For the very first time I don't care.
Walking, smiling and simply... Living!

0 commenti:

Posta un commento

 
;